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LA NOSTRA SEDE

La sede del Circolo Nautico Castiglioncello è organizzata su due piani dell'edificio posto di fronte alla rada di Castiglioncello in posizione stupenda ed estremamente comoda per chi vuole avere un contatto molto diretto con il mare.

I soci possono usufruire al piano terra dei locali spogliatoi con doccia per godere del privilegio unico di poter uscire dal Circolo in costume e dopo pochi metri potersi tuffare in mare, oppure di potersi rilassare nella nostra piccola ma accogliente “club house” e godere della vista verso sud ovest con l’Isola D’Elba che si mostra imponente.

Gli spazi sono piccoli, questo certo non lo si può negare, ma il sorriso di chi incontrerai tra soci, segreteria e consiglieri sono infiniti…parafrasando un noto proverbio “Nelle sedi piccole ci stanno i soci buoni”.

LA STORIA DEL CNC

Le Origini 

Dalla fine degli anni venti in poi si cominciano a vedere nella “rada dei bagnetti” a Castiglioncello alcune imbarcazioni a vela con le quali villeggianti e abitanti del luogo, si dedicano alla pratica della veliche la quale fece germogliare, per poi essere diffusa, la passione per questo sport. Un Castiglioncello molto “nature”: esistevano solo uno stabilimento balneare, qualche pattino e le su ricordate imbarcazioni a vela, in genere grosse e pesanti lance armate con “vele al terzo”. Faceva bella mostra di sé una sola imponente barca a motore: lo “Sputafuoco” di Piero Martinetti dotata di un motore diesel a testa calda che quando veniva messo in moto provocava fughe di gabbiani e sussulti di coloro, pochi, che abitavano in prossimità del golfetto. Le barche a vela avevano nomi suggestivi: “Zaratina”(perché proveniva da Zara); “Gifula”, acronimo ricavato dalle iniziali dei nomi dei “ragazzi” Diaz; “l’Alba II” dei Samuelli dotata di due barchini antesignani dei tenders degli Yacht odierni. Iniziano senza grandi pretese sportive le gare tra le barche a vela presenti, nascono le competizioni, gli scherzi, gli sfottò. E’ un primo passo verso l’aggregazione tra coloro che manifestano una comune passione: il mare e le barche. La passione contagia altri villeggianti ed i giovani locali; alla indisponibilità delle barche e dei soldi si rimedia con un pattino armato con un ombrellone da spiaggia per sfruttare il maestrale e navigare dalla “mugginara” al golfetto. Intanto cominciano ad arrivare barche moderne: i 6 mt. S.I. di Giovanni Carnelli, del principe Ercolani e di Caracciolo. Queste barche dalla linea filante con ampia velatura suscitano l’ammirazione dei frequentatori della piccola insenatura e ne stimolano i sogni. Poi il buio della guerra…

Nasce il Circolo Nautico Castiglioncello

Nella primavera del 1949 su iniziativa di un gruppo di amanti della vela si costituisce formalmente il Circolo Nautico Castiglioncello. E’ privo di una sede propria e viene ospitato, prima nella villa dell’ing. Samuelli, e poi nei locali dell’Azienda Autonoma di Castiglioncello.Il Circolo si affilia nello stesso anno all’ U.S.V.I.( Unione delle Società Veliche Italiane), oggi FIV e risulta il 58° in ordine di iscrizione su oltre 500 Società attualmente iscritte alla Federazione Italiana Vela. Subito dopo la costituzione del Circolo inizia la attività velico sportiva alla quale si dedicano un gruppo di giovani promettenti che portano il guidone sociale in vari campi di regata Nazionali ed Esteri. Si ricordano tra gli eventi notevoli la partecipazione al campionato Italiano a Sestri Levante (1949) con lo snipe “Pazzetto” con timoniere Enzo Gavazzi ed in seguito la partecipazione al campionato mondiale di Montecarlo. Negli anni successivi il Circolo comincia a proporsi come organizzatore di importanti campionati Nazionali, fra i quali spiccano quello della classe U e il campionato Italiano Snipe del 1952; eventi importanti che caratterizzano, a breve data dalla sua costituzione, la vivacità del Circolo. Ai tempi eroici dei primi eventi sportivi ,delle prime regate e delle prime animate discussioni sui regolamenti, si associano i nomi di tanti soci. Erano giovani (a quei tempi !) appena usciti da un periodo oscuro di sacrifici e di rinunce, animati da una gran voglia di fare sport affrontando vento e mare in competizioni entusiasmanti. Intanto il Circolo avvertiva come indifferibile l’esigenza di avere una propria sede. Dopo varie peripezie, nel 1957 finalmente il Circolo ha la sua sede. La sede è piccola e funzionale e soprattutto sovrasta il porticciolo e le barche all’ormeggio. Pur nella limitazione degli spazi il Circolo incrementa, via via, le proprie attrezzature per organizzare e supportare al meglio le regate veliche che privilegiano principalmente le piccole imbarcazioni con derive mobili data la limitatezza del fondo all’interno del porticciolo. Tra il finire degli anni ’50 e l’inizio dei ’60 il Circolo ospita manifestazioni veliche di grosso prestigio, basti citare i Campionati Italiani di FD (Flying Duchman) nei quali i nostri atleti danno ottima prova delle loro capacità. Le affermazioni sportive del Circolo ed il mutare dei tempi, con le aperture al turismo, propongono alla Associazione di porre maggiore attenzione al fenomeno del diportismo nautico che, a partire da quegli anni, è in piena espansione. Viene così acquisito in concessione lo specchio acqueo del “Golfetto” per l’ormeggio di imbarcazioni a vela ed a motore.

 

Questa attività, orientata sia agli sport della vela sia al diportismo nautico, fornisce, in concreto, anche un contributo allo sviluppo turistico del territorio.

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